Ruolo: Coordinamento evento e supporto stampa| Dove: La Lanterna di Fuksas, Roma / Quando: 3 Marzo 2023
Una serata all’insegna della solidarietà, della musica e del sorriso.
Si è svolto alla Lanterna di Fuksas a Roma l’evento di lancio della Fondazione Puzzilli, ideata e fortemente voluta da Daniele Puzzilli, esperto odontoiatra specializzato in Posturologia, e Giorgia Alese, sua partner nel lavoro e nella vita. Più di 300 gli invitati intervenuti a sostegno di questo importante progetto che, nato per contrastare fragilità e disuguaglianze, sostiene iniziative solidali con azioni concrete e con l’obiettivo di regalare sorrisi a chi lo ha perso, agendo con amore, integrità, trasparenza e concretezza.
Presentati sul palco da Daniele Puzzilli e dall’amico Max Giusti i progetti condivisi e sostenuti da tre donne d’eccezione.
Un’emozionata Elena Santarelli ha introdotto “Nave Italia. A gonfie vele contro il cancro 2023”, una terapia d’avventura che vede coinvolti 16 pazienti onco-ematologici che, insieme a 5 operatori sanitari, avranno la possibilità di compiere un viaggio di 5 giorni a bordo di un brigantino, un’imbarcazione di 61 metri di lunghezza e 1300 metri quadri di superficie velica. I pazienti faranno a tutti gli effetti parte dell’equipaggio, parteciperanno alle attività a fianco ai marinai e guidati da educatori e psicologi realizzeranno dei laboratori a tema previsti dallo staff di Nave Italia, integrati con laboratori proposti dall’equipe dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L’intero costo del progetto di 14.400 euro è stato sostenuto dalla Fondazione che ha realizzato così la sua prima missione di regalare un sorriso a chi lo ha perduto.
A Gessica Notaro il compito di raccontare il “Progetto Agata”, che prevede una raccolta fondi da veicolare, tramite il Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione Puzzilli, ad azioni di contrasto del fenomeno della violenza di genere, specialmente indirizzata alle donne vittime di violenza, con il conferimento di incarichi affidati ad investigatori privati professionisti, esperti della materia e, in quanto tali, capaci anche semplicemente con la loro presenza di rappresentare un forte dissuasore per i malintenzionati e di intervenire con il giusto tempismo, ovvero dopo i primi campanelli d’allarme, rappresentati dalle segnalazioni dei vicini, dei parenti o dalle denunce dell’interessata e anche prima dell’intervento delle Autorità o delle Forze dell’Ordine, che potrebbero risultare tardivi.
Miriam Leone, impegnata su un set, ha inviato un toccante videomessaggio spiegando quello che per la Fondazione è il sogno da realizzare: costruire pozzi d’acqua in Africa. L’attrice ha raccontato che durante un viaggio in Tanzania è rimasta molto colpita dal gravoso ruolo che le donne hanno, di dover provvedere all’acqua potabile. Infatti in quei Paesi spetta alle donne incamminarsi verso i pozzi per portare a casa l’acqua, sulla testa e sulla schiena, passando molte ore in fila e in cammino. Da qui la necessità di agire concretamente per assicurare a tutti un diritto umano fondamentale.
Una bellissima sorpresa è stata poi organizzata da Max Giusti. Lo showman, accompagnato dalla SuperMax Band e dalla voce di Sarah Jane Olog, ha regalato un concerto pieno di energia che ha fatto ballare, saltare e emozionare gli ospiti. Con lui poi sul palco anche Filippo Bisciglia e Pamela Camassa.
Hanno risposto alla chiamata della solidarietà gli attori Edoardo Leo, Enrico Brignano e Pino Insegno, le attrici Anna Safroncik, Flora Canto e Alessia Navarro, i personaggi televisivi Filippo Bisciglia e Pamela Camassa, il coreografo Garrison Rochelle, la showgirl Samantha de Grenet, il direttore di Leggo Davide Desario, l’AD di Rai Cinema Paolo del Brocco, la giornalista Monica Marangoni, il conduttore Beppe Convertini, gli olimpionici Luigi Busà, Fabrizio Donato, Andy Diaz Fernandez, il chirurgo plastico Erik Geiger, l’imprenditore sanitario Marco Miraglia, la dottoressa Sara Farnetti e lo stilista Ben Mbarek, il fondatore della Benheart che ha emozionato il pubblico raccontando del suo arrivo in Italia dal Marocco a bordo di un barcone all’età di cinque anni.